
Io, Robotto
Era il lontano 1883 quando lestro creativo di Carlo Collodi diede alla luce il burattino di legno più famoso al mondo. Per la prima volta un essere inanimato desiderava entrare a far parte del genere umano.
E allora Pinocchio cosè se non un antesignano dei modelli di robot umanoidi che, prima nella letteratura e nel cinema, poi nella realtà si sono diffusi nellultimo millennio?
Certo è che un robot altro non è che una macchina in grado di intrattenere, far compagnia, imitare i gesti delluomo, punto di riferimento a cui lo stesso si ispira.
Il senso della mostra
Potrebbe sembrarti strano e quasi paradossale parlare di romanticismo nel parlare di una mostra di robot. Sicuramente immagineresti un luogo in cui linnovazione fa da padrona nel freddo di un progresso tecnologico senza cuore.
Ma ti basti pensare che la stessa creatura di Collodi trova un posto di rilievo allinterno della mostra. Ti sembrerà paradossale, ma lobiettivo del percorso espositivo è luomo, elemento a cui in qualche modo ogni modello esposto si ispira.
Dietro la creazione di un robot ci sono due spinte: la prima è il sogno, laltra la voglia di replicare la vita.
Chi inventa i robot, infatti, è un sognatore. Qualcuno che, guardando oltre le possibilità del presente, riesce ad anticipare i tempi. Ma chi inventa i robot dà sfogo alla voglia di creare la vita: il robot ha sembianze umane o delluomo tende a replicare lintelligenza. Lobiettivo, quindi, se da un lato è quello di replicare la propria immagine (pensa al caso degli androidi che sono robot in grado di muoversi su due piedi), dallaltro è quello di creare unintelligenza artificiale con cui poi potersi confrontare.
Cosa troverai
Per ripercorrere la lunga storia della robotica da compagnia la mostra dispiega 115 automi categorizzati in 17 diverse aree tematiche. Dal 1° ottobre al 19 gennaio 2020, precisamente allinterno della Fabbrica del Vapore a Milano, è allestita la mostra Io, Robotto.
La mostra, che inizialmente era una bellissima collezione, partendo dal lontano 1.600 con il robot giapponese in grado di servire il tè, arriva agli anni 90 di Emiglio, poi Wall-e, Furby di Hasbro e tanti altri.
Dai primi robot meccanici a quelli creati dal cinema, come quelli di Guerre stellari.
Il bello dellevento è che riesce a suscitare interesse ed entusiasmo in maniera transgenerazionale. Se i bambini si appassionano a giocare con quei giochi robotici che hanno fatto la storia, gli adulti rivedono e ricordano le icone della loro infanzia, con cui hanno giocato o avrebbero desiderato farlo.
A rendere lesperienza futuristica e interattiva la trovata geniale di usare Alexa di Amazon come guida. Tutte le informazioni dovranno essere richieste alla famosa assistente virtuale.
Per maggiori dettagli sullevento visita il link: https://www.iorobotto.com/Presentazione
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