
Volatilità in forte aumento
Montagne russe per le borse europee la scorsa settimana. Lindice Euro Stoxx 50 ha chiuso con una perdita del 1.76%, nonostante il parziale recupero di venerdì (+1.38%). La situazione politica in Italia ha condizionato ampiamente gli andamenti dei listini. Il FTSE MIB ha terminato la settimana a -1.29% solo grazie a due forti rimbalzi: mercoledì +2.09% e venerdì +1.49%. Altalena anche per lo spread del decennale italiano verso i Bunds che dopo aver superato i 300bps è poi rapidamente rientrato a livelli accettabili. I mercati non hanno apprezzato questa fase di instabilità politica e ora osserveranno con attenzione le prime decisioni operative che verranno prese dal nuovo governo.
Il pugno duro di Trump
A innervosire gli investitori sono stati i nuovi sviluppi della guerra dei dazi. Trump non demorde, ormai è sempre più convito a portare avanti la sua politica internazionale grazie allimposizione di dazi commerciali. E di giovedì scorso lannuncio di nuovi provvedimenti su acciaio e alluminio che colpiranno in particolare Unione Europea, Canada e Messico. Le contromosse non si sono fatte attendere molto. Canada e Messico, infatti, hanno introdotto dazi su beni importati dagli Stati Uniti come: carne di maiale, mele, yogurt e persino carta igienica. DallEuropa invece è arrivato immediato il monito di Jean-Claude Juncker che promette di non tirarsi indietro in questa guerra. Infine i negoziati tra Usa e Cina, al terzo tentativo, non hanno portato ancora a nessun risultato. Le due super potenze stanno per iniziare una guerra commerciale da USD 100bn!!
Wall Street tiene il passo
Wall Street ha retto alla bufera ed è rimasta stabile. Lindice Dow Jones Industrial Average non si è mosso da quota 24635.2 punti (-0.7%). Lo Standard & Poors 500 ha registrato un lieve segno positivo +0.25%, mentre il Nasdaq è balzato sugli scudi con una forte crescita a +1.75%. I dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti a maggio sono stati molto positivi. Il livello è il più basso dal 2000 e attesta lottimo stato delleconomia americana. Il Bund decennale ha chiuso con un rendimento dello 0.3%, in diminuzione di quasi 20bps rispetto la settimana precedente. Questo testimonia una fuga verso assets percepiti come meno rischiosi.
Petrolio in discesa
Il petrolio sembra essersi preso una piccola pausa dopo tante settimane di rally. Il prezzo al barile è calato dell1.5%. In discesa anche loro con una flessione dello 0.5%, mentre il prezzo del rame è rimasto invariato a USD 6,852.
Riflettori puntati sul G7
A rubare la scena questa settimana sarà sicuramente la riunione del G7 in Canada. Tema caldissimo sarà quello dei dazi. I mercati attendono con ansia diversi segnali di come potrebbe evolvere la politica commerciale internazionale. In arrivo poi i dati sulleconomia europea. Una fotografia che ci permetterà di capire se il rallentamento del primo trimestre è stato solo temporaneo o nasconde qualcosaltro.