
Focus: una settimana di grandi attese
La guerra commerciale Usa-Cina, la Brexit e il rallentamento delleconomia europea sono da tempo sotto i riflettori. Non cè tranquillità per gli investitori che rimangono costantemente in attesa di sviluppi. Quella che è appena iniziata però potrebbe essere una settimana di risposte concrete sul prossimo futuro delleconomia.
A Pechino per trattare
La settimana per le Borse asiatiche è iniziata in modo positivo: Shanghai ha guadagnato l1,16% e Shenzhen il 2,68%. Poco il rialzo di Seul (+0,17%), mentre Taiwan lo 0,72%. La spinta ottimistica nasce dal fatto che il prossimo 14 e 15 febbraio saranno previsti a Pechino importanti incontri tra le due super potenze, USA e Cina, che si siederanno di nuovo al tavolo delle trattative per trovare un accordo definitivo sui dazi e sulle politiche commerciali da attuare nellimmediato futuro. Lintenzione di entrambe le potenze sembra essere quella di trovare una soluzione.
La reazione di Wall Street è stata per il momento cauta. Il Dow Jones Industrial Average ieri ha perso lo 0,22%, dopo un avvio in rialzo mentre S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso appena sopra la parità.
Brexit: si ritorna in Parlamento
A quanto pare leffetto Brexit si sta effettivamente facendo sentire sulleconomia inglese. Nel quarto trimestre 2018 la crescita si è fermata allo 0,2%, dopo lo 0,6% dei tre mesi precedenti. Il dato sul Pil britannico 2018 diffuso ieri dallONS, Office for National Statistics, è del +1,4. Si tratta del livello di crescita più basso dal 2012.
La frenata delleconomia inglese è dovuta in particolare al calo fatto registrare nel settore manifatturiero dell'auto e dell'acciaio, e ad una contrazione nell'edilizia. Tutti i settori hanno risentito delle incertezze sulla Brexit, ma quel che più preoccupa è che la Banca d'Inghilterra prevede una frenata ulteriore per il 2019, con una stima del Pil al +1,2%.
Queste notizie hanno destabilizzato i mercati e in particolare sul mercato Forex la settimana ha preso il via con una sterlina sotto pressione nei confronti di dollaro ed euro.
Ulteriori novità sulla Brexit dovrebbero arrivare il 13 febbraio, quando il Parlamento inglese voterà sul nuovo accordo proposto da Theresa May. Quello che si prevede è una vera battaglia che molto probabilmente sarà rimandata a fine mese.
La Germania frena
Infine il rallentamento delleconomia europea.
Il calo della produzione industriale in Germania, -0,4% contro una stima dello +0,8%, è stato inaspettato. Per g
iovedì, si attende di conoscere con ansia il dato sul Pil tedesco del quarto trimestre del 2018 che molto probabilmente decreterà una recessione tecnica.
Nella stessa giornata di giovedì sarà comunicata una stima del Pil dellUnione europea. Per il momento le previsioni per il 2019 sono state ridimensionate dal +1,9% al +1,3% e a breve si scopriranno le ripercussioni sui mercati.