
Focus: la sorpresa arriva dal Giappone
Come avevamo previsto qualche colpo di scena c'è stato dalle banche centrali. La FED ha lasciato invariati i tassi come nelle attese, pur esprimendo fiducia nella forza delleconomia statunitense. La Banca dInghilterra li ha invece alzati di 0,25%, per la seconda volta dal 2017, portandoli a 0.75%. Anche qui tutto in linea con le aspettative degli operatori. La vera sorpresa è arrivata dalla Bank of Japan che ha introdotto una maggiore flessibilità nella politica monetaria. In sostanza raddoppierà il range in cui il rendimento delle obbligazioni decennali potranno oscillare. Per i mercati questa dichiarazione ha un tono più da "falco" (rialzista sui tassi) che da colomba. Le reazioni non tarderanno ad arrivare.
Uno sguardo ai rendimenti delle obbligazioni decennali
Il rendimento del decennale americano ha superato brevemente la soglia psicologica del 3%, per la prima volta da metà giugno, ed è poi tornato sui suoi passi chiudendo al 3%. Tuttavia è da notare che la differenza del rendimento tra il decennale e il biennale è aumentata, questo ha evitato la cosiddetta inversione, cioè tassi a due anni più alti di quelli a dieci, scongiurando un primo segnale di recessione. Anche il rendimento del decennale giapponese ha toccato il livello più alto dal 2016, per chiudere a quota 0.1%. In Germania, infine, il Bund è cresciuto di altri 10bps e ha raggiunto lo 0.5%.
Sui mercati azionari segni negativi
Mercati azionari leggermente negativi: MSCI USA -0.3%, MSCI Europe ex-UK -1.1%, MSCI UK -1.9%, MSCI Japan -1.0%. Ancora pesante la Cina -5.0% e i mercati emergenti -2.0%. Nella scorsa settimana ha prevalso la paura di una possibile guerra commerciale USA-Cina, Trump, infatti, ha minacciato nuovamente di incrementare i dazi fino al 25%.
Da monitorare questa settimana
Gli eventi da monitorare questa settimana sono larrivo dei dati riguardanti il Germany trade balance e il China forex reserves. Verso fine settimana, invece, gli analisti avranno una vera e propria valanga di informazioni da controllare con attenzione: U.S. PPI, US CPI, Japan Q2 GDP, UK Q2 GDP e lInternational Agencys Oil Market Report.