
Reazioni caute dopo Singapore
Le notizie più importanti della scorsa settimana sono legate alle due banche centrali più importanti del mondo: Banca Centrale Europea e Federal Reserve. La BCE ha dichiarato che il suo programma di acquisto di bond finirà entro lanno. Una notizia che accontenta i cosiddetti falchi tedeschi che da sempre premevano per avere una data certa per il termine del Quantitative Easing. Non ci sarà però nessun aumento dei tassi dinteresse prima del secondo semestre 2019. Questo permetterà più margine di manovra al consolidamento della ripresa economica europea. Un effetto immediato si è però già avuto: quello dellapprezzamento del dollaro e la discesa dei rendimenti delle obbligazioni in Europa. Il rendimento del Bund decennale è arrivato a 0.4%, e lEURUSD a 1.16.
Politica monetaria di BCE e FED verso la normalità
Dallaltra parte delloceano invece, la FED ha alzato i tassi di 25 bps come da attese (federal funds al 2%) e ha espresso fiducia sullo stato delleconomia americana. Questo è il secondo rialzo da inizio anno e probabilmente ci saranno altri due interventi nel 2018 e tre nel 2019. Le politiche monetarie europee e statunitensi sembrano ormai indirizzate verso una strada chiara.
Reazioni caute dopo laccordo di Singapore
La stretta di mano al vertice di Singapore tra Trump e Kim Jong Un cè stata, ma i mercati hanno reagito non in modo bullish come speravano gli analisti. Si è verificato un andamento neutro/positivo. Lindice azionario MSCI USA è cresciuto dello 0.5%, lMSCI Europe (ex-UK) si è mosso leggermente in campo positivo + 0.4% e lMSCI Emerging è invece diminuito del 2%. Da notare che anche la Cina, il miglior mercato azionario da inizio anno con +6.4%, ha fatto registrare una battuta darresto. In questo caso però a pesare sono stati larrivo dei dati macroeconomici cinesi che hanno sorpreso negativamente insieme alla guerra dei dazi con gli USA.
Petrolio e rame in calo
Il prezzo del barile è in discesa del1.8% a quota USD 75.9 e il rame è in calo del 2.1%. Saranno delle prese di beneficio degli investitori o effettivamente queste commodities stanno rallentando? Staremo a vedere.
Da monitorare questa settimana
La settimana si apre con un nuovo meeting dei governatori delle banche centrali mondiali a Sintra in Portogallo. Un appuntamento dove si attendono conferme sugli attuali sviluppi delle politiche monetarie internazionali. Mercoledì 21 in arrivo invece il dato Eurozone Consumer Confidence Index e giovedì 22 giugno riflettori puntati sulla riunione dellOPEC. Tutti sono a caccia di informazioni preziose sul futuro del petrolio.