
Focus: occhi puntati sull'Italia
La scorsa settimana per la Borsa italiana si è chiusa con un venerdì nero. La nota di aggiornamento al Def annunciata dal Governo ha provocato un vero e proprio terremoto finanziario: 22 miliardi bruciati e il picco ad oltre 280 punti base del differenziale fra Btp italiani e Bund tedeschi. Una situazione che ha allarmato gli investitori e pone lItalia sotto stretta osservazione degli analisti.
Il premier Giuseppe Conte è corso subito ai ripari e per tranquillizzare i mercati ha dichiarato: "La manovra finanziaria vuole offrire una risposta alla povertà dilagante, ai pensionati, alle famiglie, ai risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie; non taglia un euro al sociale né alla sanità. È una manovra che inizia ad abbassare le tasse e che scommette sul più grande piano di investimenti della storia repubblicana. Una manovra che segna la svolta per il rilancio del Paese e lo sviluppo sociale".
Per Piazza Affari sicuramente non sarà una settimana facile. Ora è necessario aspettare la reazione dei mercati e i commenti politici che arriveranno dallEuropa. La prudenza è dobbligo in questi casi.
Negli Stati Uniti la Fed aumenta i tassi
Nessuna sorpresa dalla Federal Reserve che ha alzato di 25bps i tassi di interesse. Questo è il terzo incremento da inizio anno e ora i tassi si attestano nel range 2-2.25%.
Jerome Powell ha confermato lo stato di buona salute delleconomia statunitense. Le stime di crescita per il 2018 e 2019 sono state riviste al rialzo. Il Pil quest'anno crescerà del 3,1% rispetto al 2,8% previsto in precedenza e lanno prossimo la crescita si attesterà al 2,5% rispetto al 2,4% stimato a giugno.
Intanto sui mercati azionari
Ai vari accadimenti che si sono verificati la scorsa settimana, le borse mondiali hanno risposto in modo non convergente. Ogni mercato ha avuto un andamento indipendente. Lindice MSCI USA ha ceduto lo 0.5%, lMSCI Europa è rimasto praticamente invariato a -0.1%, lMSCI Japan e lMSCI China sono stati moderatamente positivi e infine lMSCI Emerging ha registrato una buona performance con un +1.4%.
Il petrolio ai massimi storici
Sul mercato delle commodities il petrolio ha innescato una fase di rally, +3,8% la scorsa settimana. Il barile è scambiato a USD 81,72, il livello più elevato degli ultimi quattro anni. Le dichiarazioni dellOPEC di non voler aumentare la produzione hanno dato un forte slancio al mercato.
Bene anche per loro e il rame che hanno fatto registrare rispettivamente il +2,0% e il +1,7%.
Attenzione al Brasile
Questa settimana lattenzione degli investitori si concentrerà sul Brasile dove il prossimo 7 ottobre è previsto il primo round delle elezioni presidenziali. I sondaggi al momento non vedono nessun vincitore certo. Lepilogo delle votazioni è previsto per il 28 ottobre. In un momento di fragilità dei mercati emergenti, per gli investitori è fondamentale capire cosa cambierà nelleconomia più importante del Sud America.