
Focus: LEuropa del pallone
In questi giorni si sta giocando Euro2020, il campionato europeo di calcio che era stato programmato per lanno scorso e che a causa del Covid era stato posticipato. Una grande macchina dello spettacolo che è tornata a funzionare e che è capace di innescare un interessante volume daffari fatto di sponsorizzazioni di diverso genere. Gli Europei di calcio in generale muovono da sempre ingenti somme di denaro e sono spesso un volano di business per chi li ospita.
Nonostante le evidenti complicazioni portate dal Covid Euro2020 non ha convinto gli alti vertici della Uefa che hanno intenzione di archiviare rapidamente questa manifestazione.
A non convincere è la formula dellEuropeo diffuso in 11 città di 11 nazioni diverse. Una formula voluta fortemente dallex Presidente della Uefa, Michel Platini, e che è ora stroncata ampiamente dallattuale Presidente, Aleksander Ceferin: Non lo faremo mai più: è molto complicato, e ora lo è ancora di più a causa del Covid.
Dalla prossima edizione si tornerà allantico: Euro 2024 si giocherà infatti interamente in Germania, come ai vecchi tempi.
Questa formula diffusa, oltre alle complicazioni logistiche e organizzative, porta nelle casse degli stati ospiti relativamente pochi soldi. Roma, ad esempio, unica sede italiana degli Europei che ospiterà quattro partite, si calcola che avrà un indotto di circa 4 milioni di euro. Il volume di business sarebbe potuto crescere fino a 15 milioni in assenza di Covid.
Cifre comunque ridicole se paragonate con quelle delle scorse edizioni. Euro2016, era stato per la Francia, un affare economico da 1,2 miliardi di euro di ritorni a fronte di circa 200 milioni di costi e un finanziamento pubblico di 1 miliardo che però era servito a sistemare stadi e infrastrutture.
Euro2020 passerà invece alla storia come unedizione austera e che purtroppo, a causa del Covid, porterà debiti alle città coinvolte.
Da un ipotetico beneficio complessivo per le 11 città di circa 117 milioni di euro, la dura realtà che si prospetta, è quella di chiudere con una perdita complessiva di 194 milioni di euro.
I viaggi previsti dei tifosi dovevano essere circa 4,5 milioni e invece saranno solo 1,8 milioni, mentre i pernottamenti da 5,1 milioni non raggiungeranno nemmeno i 2 milioni.
Lunica consolazione sarà dunque quella di vedere in televisione delle belle partite di calcio.