
Focus: Il business farmaceutico sempre più in crescita
Non poteva essere diversamente, la pandemia ha condizionato in modo significativo luso dei farmaci nel corso dellultimo anno. Dal recente rapporto Aifa-Osmed sulluso dei farmaci in Italia si evince chiaramente come è andato il consumo di medicinali e la relativa spesa nel nostro Paese.
E interessante osservare come a seconda dellaumento dei contagi, e quindi dalla conseguente crescita dei ricoveri in terapia intensiva, ci sia stata unimpennata dellutilizzo di particolari farmaci. A marzo e aprile 2020, durante il primo lock down, lutilizzo di preparati per la cura dei pazienti critici è aumentato del 91% rispetto lanno precedente, mentre a novembre e dicembre, nella seconda ondata, lincremento è balzato addirittura al 120%.
In particolare cè stato un aumento sensibile del consumo di ossigeno che ha rappresento il 58% della spesa e l83% dei consumi totali riguardanti i farmaci per le terapie intensive. Altri farmaci che hanno fatto registrare unimpennata dei consumi sono stati: i curari +181,2%, lacido ascorbico +102,7%,gli ipnotici e sedativi + 83% e gli anestetici generali + 54,6%.
Sono numeri che non stupiscono, ma che fanno capire molto bene quale impatto abbia avuto la pandemia sul sistema sanitario nazionale. Il Covid ha stravolto completamente gli standard a cui si era abituati e ha messo in seria difficoltà tutta la filiera produttiva dei farmaci.
Ora laltra partita che si sta giocando è quella dei vaccini, in cui le aziende farmaceutiche stanno lavorando a ciclo continuo per far fronte alla continua crescita della domanda.
Nella trimestrale sullandamento del business appena pubblicata da Pfizer, si rileva che lazienda ha venduto ben 7,8 miliardi di dollari in iniezioni contro il Covid e prevede un aumento della distribuzione del vaccino nel 2021 per un valore di 33,5 miliardi di dollari rispetto ai 26 miliardi di dollari che erano stati stimati a inizio anno. La rapida diffusione della variante Delta sta convincendo gli scienziati che le persone avranno bisogno anche di un ulteriore dose di richiamo.
Dai risultati finanziari della big del pharma americana emerge anche un dato interessante che le vendite delle sue attività, escludendo limpatto del vaccino, sono aumentate del 10%. In particolare, il settore ospedaliero ha generato ricavi per 2,2 miliardi di dollari (+21%), lunità medicina interna è cresciuta del 5% con un fatturato pari a 2,4 miliardi di dollari e lunità oncologica è balzata a 3,1 miliardi di dollari con un incremento del 19%.
In generale tutte le società farmaceutiche impegnate nello sviluppo dei vaccini stanno facendo registrare dei risultati economici molto positivi. La pandemia risulta essere al momento un fattore ancora fortemente caratterizzante per lintero comparto e a beneficiarne saranno sicuramente gli investitori.