
Focus: effetto pandemia sulle Borse
Questa è stata una settimana molto difficile per le borse internazionali, le notizie sulla diffusione pandemica del coronavirus hanno creato un nuovo scenario che ha destabilizzato gli investitori. In aggiunta il mancato accordo allOpec tra Arabia Saudita e Russia ha portato al tracollo delle quotazioni del petrolio. Nella giornata di lunedì il prezzo al barile è calato oltre il 30% arrivando a toccare i minimi registrati nel 1991 durante la Guerra del Golfo.
La situazione è decisamente complicata. La Borsa di Milano in meno di due settimane ha cancellato completamente il buon andamento che aveva fatto registrare in tutto il 2019 e nei primi due mesi del 2020.
I mercati non riescono a superare la negatività causata dalle continue notizie di diffusione del virus nonostante i Governi e le Banche centrali moltiplichino gli interventi per far fronte alle difficoltà economiche. La paura del virus, ufficialmente dichiarato pandemia dallOms, è maggiore della fiducia nelle istituzioni. Quello che si sta verificando è un caso eccezionale, difficilmente paragonabile ad altri crack finanziari del passato. Per la prima volta i mercati finanziari affrontano un problema di cui ancora nessuno sa indicarne gli effetti e la durata.
La volatilità registrata sui listini in questi giorni non ha paragoni nella storia recente. Lultima volta che lindice Vix , indice della paura, ha superato i 60 punti è stato a dicembre del 2008 ai tempi della grande crisi finanziaria causata dallo scoppio della bolla dei mutui subprime.
Al momento i mercati sono entrati in una fase di avversione al rischio causando una corsa ai cosiddetti beni rifugio. Il prezzo delloro, infatti, è schizzato alle stelle ed è ai suoi massimi storici.
Ora quello che gli investitori si aspettano è unazione forte e coordinata di governi e banche centrali per far fronte alla minaccia di una recessione senza precedenti. In Europa ci si aspetta dalla Bce unazione che immetta liquidità alle imprese colpite dalla crisi. Lipotesi è quella di un rilancio del piano Tltro (piano di rifinanziamento a lungo termine) e di forti acquisti ti titoli attraverso un potenziamento del Qe (quantitative easing).