
Focus: Draghi dà una spinta alleconomia
La Banca Centrale Europea ha deciso di attuare una politica ultra-espansiva che resterà in vigore fino a quando sarà necessario. La paura di una flessione delle aspettative di inflazione ha portato alla decisione di Mario Draghi di tagliare i tassi di interesse dal -0,40% al -0,50%. Lidea è quella di lasciare i tassi ai livelli attuali, se non addirittura più bassi, fino a quando le prospettive di inflazione convergeranno in modo deciso a un livello al di sotto del 2%.
La Bce, inoltre, ha deciso di lanciare un Quantitative Easing da 20 miliardi di euro al mese. Per leconomia, quindi, ci sarà una boccata dossigeno a partire dal 1° novembre.
Unulteriore manovra riguarda anche il cambiamento di durata delle Tltro (Targeted Longer-Term Refinancing Operations
) che da due anni passerà a tre.
Il punto più significativo del pacchetto di manovre è il cambiamento nelle prospettive delle tempistiche.
Infatti, se in passato si fornivano indicazioni precise di tempo questa volta i termini di chiusura rimarranno aperti.
Una manovra decisiva, con un orientamento fortemente espansivo e una durata illimitata, che rappresenta il tentativo di riportare in alto linflazione. È importate notare anche il fatto che si tratta di provvedimenti introdotti dalla Bce che vanno oltre le aspettative dei mercati.
Il rischio principale della manovra è quello che i costi superino i benefici. Ma su questo punto Draghi è stato rassicurante, dichiarando che la Bce effettuerà un monitoraggio costante. In futuro si scoprirà se avverrà o meno uno scossone positivo per leconomia europea.