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Focus: aspettando la Fed
Buone notizie dai mercati azionari che registrano unaltra settimana positiva. Il timore di ulteriori schermaglie fra Usa e Cina nella guerra dei dazi sembra ormai passato. I mercati hanno dimostrato di aver già scontato laumento del 10% dei dazi americani sui beni importati dalla Cina e le conseguenti contromisure messe in atto da Pechino.
Questa volta sotto la lente dingrandimento sono andati i titoli del settore financials e materials che hanno riscosso un grande successo e hanno così sostenuto le performance delle varie borse internazionali.
La migliore è stata la borsa giapponese, con lindice MSCI Japan che ha chiuso a +3,9%. Risultati positivi anche per lMSCI China +2,4%, lMSCI Europe +2,3% e lMSCI Emerging +1,9%. A chiudere la classifica è stato lMSCI USA +0,9%. Da sottolineare, però, che la borsa americana sta marciando da inizio anno con un incremento percentuale a due cifre: +10,8%.
Commodities in crescita
Anche per quanto riguarda le commodieties la settimana è stata abbastanza positiva. Il petrolio ha chiuso in crescita dello 0,7%. Il barile è scambiato a USD 78,70. Loro, seppur di poco, è cresciuto dello 0,5%, e ha raggiunto così i USD 1.207, una quotazione che rappresenta un livello tecnico interessante da monitorare con grande attenzione. Infine, il rame con un + 0,8% si attesta sui USD 6,082.
Grande attesa per la Fed
Lappuntamento più importante della settimana è quello della Fed che si riunirà il 26 settembre per annunciare le proprie decisioni in materia di politica monetaria. Secondo gli analisti la banca centrale statunitense dovrebbe approvare un aumento dei tassi di 25 punti base.
Non sarà tanto questo provvedimento a destare lattenzione degli investitori, ma bensì i commenti a margine che saranno fatti per descrivere le aspettative sulleconomia americana. Piccoli dettagli che faranno la differenza. Ogni parola del discorso sarà più volte analizzata e interpretata per cogliere qualsiasi tipo di segnale che indichi la strada per il prossimo futuro delleconomia.
In Italia si aspetta il Def
Sono giorni di tensione anche per leconomia italiana in attesa dei numeri della nota di aggiornamento al Def, sui quali sarà costruita la manovra 2019. La situazione è delicata e ad attestarlo sono i rendimenti Btp in calo e il rialzo dello spread. La questione più spinosa riguarda la percentuale deficit/Pil su cui il Governo vorrà puntare per lanno prossimo. Il termine per la presentazione del Def è stato stabilito per giovedì 27, ma secondo i giornali, potrebbe essere anticipato a causa dellimpegno del Premier Conte alla riunione dellONU prevista nello stesso giorno.