
Focus: nuovi massimi per Wall Street
La borsa americana sembra non fermarsi più, sia lindice azionario S&P 500, sia il Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici rispettivamente a 2916.5 e 8133.3 punti, portando le performance da inizio anno a +8.5% e +17.5%. Leconomia degli Stati Uniti è molto solida e lo sta dimostrando a suon di rialzi, ma è stata una settimana positiva anche per gli altri listini. Il mercato che ha ottenuto i risultati migliori è stato quello giapponese con lMSCI Japan a +2.1%. A seguire lMSCI Europe +1.4%, lMSCI China +1.2% e lMSCI Emerging +1.0%.
La scorsa settimana sono arrivate buone notizie anche per quanto riguarda i dati macroeconomici. Lindice U.S. Consumer Confidence ha raggiunto addirittura il livello più alto dal 2000 e il Personal Consumption Expenditures ha confermato il target della Federal Reserve del 2%. Nonostante questi dati positivi, il rendimento del decennale americano è rimasto invariato a quota 2.9%.
I mercati sono euforici nonostante la situazione globale
I mercati al momento sono più che positivi, anche se allorizzonte ci sono varie problematiche geopolitiche che potrebbero turbarli.
La crisi in Turchia si fa sentire, la valuta interna continua a perdere terreno. Nella scorsa settimana si è svalutata ulteriormente di circa il 10%. In Argentina la situazione non migliora. Lo Stato ha chiesto ufficialmente aiuto al Fondo Monetario Internazionale. Infine la guerra dei dazi fra USA-Cina è ancora aperta e non si intravede al momento la possibilità di un compromesso. Questo il quadro di una situazione geopolitica delicata che potrebbe destabilizzare landamento dei mercati.
Le commodities in ripresa
Settimana più che positiva per il petrolio con un incoraggiante +4.1%. Il prezzo al barile ha raggiunto così quota USD 77.8. Buone notizie anche per loro in aumento del +1.2% (USD 1,200). Infine anche il rame ha chiuso con una performance del +1.3% ed ora è scambiato a USD 6,066.
Gli appuntamenti della settimana
Ci aspetta una settimana molto delicata che consentirà di capire come sta andando a livello globale il ciclo economico ed industriale. I dati più attesi sono quelli relativi allU.S. Institute of Supply Management factory data, allU.S. trade balance e allEurozone retail sales. Infine venerdì 7 settembre arriveranno i dati dellU.S. non-farm payrolls e del Trade Balance di Cina e Germania. Un gran lavoro dunque per gli analisti che dovranno interpretare tutti questi dati e captare i segnali che determineranno ripercussioni sui mercati.